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San Raffaele - Giglio, operato secondo le norme

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"Tutti gli interventi di cataratta sono stati fatti in regime di day surgery come previsto dalla normativa vigente nel 2005 e non in regime ambulatoriale". Lo afferma il direttore sanitario del San Raffaele Giglio di Cefalù, Orazio Pennelli. "La possibilità di codificare questi tipi di interventi in regime ambulatoriale, è stata resa possibile solo dal 2007 con decreto della Regione Siciliana. I fatti contestati al San Raffaele Giglio di Cefalù risalgono al 2005, quando nelle aziende pubbliche gli interventi di cataratta erano effettuati in regime ordinario o in regime di day surgery, mentre per quelle private in day surgery. L'utilizzazione del regime di day surgery è dimostrata - prosegue Pennelli - dai protocolli previsti, in materia, che contemplano tra l'altro attività diagnostiche pre-operatorie e controlli post operatori. Non altrettanto è previsto per gli interventi di cataratta in regime ambulatoriale, mancando in tale ambito i relativi protocolli clinico-organizzativi che l'Agenzia per i Servizi Sanitari a tutt'oggi non ha ancora emanato. Motivo per il quale la Fondazione, che ha sempre posto la sicurezza del paziente al centro del suo operato, non ha mai fatto o solo pensato di fare ricorso al trattamento in regime ambulatoriale". "E' probabile - aggiunge il direttore generale, Benito Amodeo - che essendo stata l'attività chirurgica di oculistica avviata da pochi mesi (dicembre 2004), le previste procedure amministrative relative alle dimissioni presentino delle carenze documentali senza con ciò inficiare il regime di day surgery". L'inserimento dell'oculistica tra le branche mediche della Fondazione è avvenuto, come regolato dalla convenzione, su formale richiesta dell'Ausl 6 nell'estate del 2004 e successivamente autorizzato dai competenti organi regionali. A tale proposito la Fondazione evidenzia che questa attività è stata soggetta a un regime tariffario penalizzante rispetto alle altre branche previste nel progetto iniziale ed ha avuto come unica motivazione la risposta ai bisogni territoriali espressi dall'Ausl 6. La Fondazione precisa altresì che ha proceduto alla revisione di tutte le Sdo del periodo gennaio - aprile 2005 (e non maggio luglio come riportato dalle cronache) in totale trasparenza e su autorizzazione specifica dell'organo di controllo, ovvero l'Azienda Sanitaria 6, con un contraddittorio regolarmente documentato. La revisione delle Sdo ha portato al recupero di 250 mila euro per effetto della riduzione di alcuni DRG e per incremento di altri. La verifica delle Sdo è stata avviata anche al fine di fornire una corretta informativa agli organi preposti al controllo epidemiologico, in concomitanza con il cambio di direzione sanitaria avvenuto nell'agosto del 2005 con l'arrivo del dottor Orazio Pennelli, già componente della commissione nazionale per la revisione dei criteri di remunerazione delle prestazioni ospedaliere e sanitarie. Sul rinnovo anticipato della convenzione il direttore generale sottolinea "che questo problema era al centro delle priorità sin dalla fine del 2006 per effetto delle negative ripercussioni sugli investimenti e sulle scelte future e, soprattutto, per dare tranquillità al personale con contratto a termine al 30 giugno 2008". Per ciò che concerne la maggiorazione dei rimborsi, la direzione generale sottolinea che riguarda esclusivamente gli interventi ad alta complessità i quali incidono sulla Fondazione in maniera assolutamente anomala rispetto alle altre aziende ospedaliere siciliane e nazionali. Interventi, che se da un lato originano un pesante sbilanciamento nei conti economici della Fondazione dall'altro si traducono in una forte riduzione della mobilità passiva ed incremento di quella attiva a vantaggio della Regione Siciliana in coerenza con il mandato da sempre assegnato al San Raffaele Giglio.

Letto 2436 volte Ultima modifica il Venerdì, 20 Giugno 2014 13:17
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